Formazione Religiosa

La vita eterna è un perenne cominciare nell’amore, è l’esperienza di un Dio che è inesauribilmente Colui che inizia ad amare...
Mercoledì, 20 Dicembre 2006 00:45

Ietro e la nube divina (Giovanni Giavini)

Una rilettura di un personaggio biblico anomaloIetro e la nube divinadi Giovanni Giavini Dietro alcune immagini bibliche, quali la gloria o la nube, ci possono essere persone concrete che rendono visibile la presenza e l’opera di Dio nel mondo. Un’ipotesi sul suocero di Mosè. Domanda provocatoria: la nube della presenza di Dio nel cammino dal Sinai alla Terra promessa non era altro che il suocero di Mosè e un suo figlio? Donde mi sorge una domanda che può sembrare addirittura eretica e blasfema? Occorre qualche premessa. Gente come i Testimoni di Geova dicono: «Sta scritto così, quindi è vero così…
Venerdì, 01 Dicembre 2006 21:49

29. I Sacramenti

Un settore essenziale della liturgia è la celebrazione dei sette sacramenti. Proprio in questo ambito la teologia negli ultimi decenni ha messo in luce nuovi aspetti e posto accenti nuovi.
A questo punto è possibile e doveroso, nella nostra riflessione, confrontarci col dato biblico. Si tratta di un capitolo ben noto e ampiamente studiato, ma i testi biblici veramente rilevanti sono proprio molto pochi, e tutti a mio parere di non immediata interpretazione.
Venerdì, 24 Novembre 2006 00:35

Lezione Sesta. L'Alleanza

Lezione SestaL’ALLEANZA 1. I cristiani chiamano il loro libro con il nome di “Testamento”: esso si divide in Antico e Nuovo. Questo titolo vuole essere riassuntivo del contenuto della Bibbia, indicare il filo conduttore e l’idea matrice di tutto il testo ispirato. In realtà, ci troviamo di fronte all’idea e alla realtà centrale della Bibbia. Giustamente, Alonso Schöckel ha definito l’alleanza «il sacramento fondamentale del popolo eletto». Testamento è sinonimo di alleanza, patto.
Giunto ad un grado superiore nella padronanza di se stesso, lo spirito della Terra scopre in sé un bisogno man mano più vitale di adorare: dall’evoluzione universale, Dio emerge, nelle nostre coscienze più grande, e più necessario che mai.
L'affermazione del titolo non è un'iperbole né una provocazione, ma un allarme sui pericoli di certi modi di intendere e vivere erroneamente la religione. Pericoli non ipotetici ma consentiti storicamente. È meno pericoloso un agnostico umanista integrale che un credente nell'errore. Come imperfetto seguace di Gesù, intendo offrire un'ipotesi di pensiero, contributo modesto ma sincero in un'epoca di crisi, tanto religiosa come di civiltà.
Dal sacrificio di Abelea quello di Cristo di Marcel Neusch Di Abele, la liturgia ha colto tre aspetti: è chiamato «Giusto», il suo sacrificio è stato gradito da Dio, egli costituisce una prefìgurazione del sacrificio del Cristo. La preferenza di Dio per il sacrificio di Abele è il solo tratto che viene direttamente dal racconto biblico: «Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta» (Gn 4,4-5). La cosa appare ingiustificata. Se, al contrario di quello di Caino, il sacrificio di Abele fu gradito a Dio, non è ad in relazione alla sua…
Giovedì, 23 Novembre 2006 23:33

Dio: fedele e inafferrabile (Giuseppe Bellia)

Dio: fedele e inafferrabile di Giuseppe Bellia Quando il lento processo di progressiva identificazione dell'insegnamento sapienziale con la Torah cominciò ad affermarsi nella prassi interpretativa del giudaismo rabbinico della diaspora, si avviò un profondo e inarrestabile mutamento nella sensibilità religiosa del popolo ebraico e nel modo di concepire il suo rapporto con la divinità. Si era compreso, in terra d' esilio, che l' effettiva esperienza di Dio non avrebbe più avuto il riverbero grandioso delle solenni teofanie tramandate dai racconti di fondazione o l' alone mistico degli oracoli trasmessi dalla fervida attività profetica: l'incontro personale avrebbe avuto il sapore più…
Il commento di Girolamoal profeta Isaiadi Iginio PasseriniNegli ultimi anni della sua vita (407-419) Girolamo si è dedicato a commentare i pro­feti maggiori. E' il frutto maturo di un'esi­stenza spesa nel servizio alla Parola di Dio.Era nato a Stridone in Dalmazia verso il 347. Compiuti gli studi letterari a Roma, dove era stato battezzato, aveva raggiunto Treviri, sede imperiale, dove aveva matura­to la decisione di dedicarsi all'ideale asceti­co. Si era congiunto per questo, verso il370 ad Aquileia, con un gruppo che aveva le medesime intenzioni (Rufino, Bonoso, Cro­mazio, Eliodoro). Ma nel 373 ilgruppo si era sciolto e Girolamo partiva per…
Lunedì, 06 Novembre 2006 23:33

12. L'alleanza e il decalogo (Rinaldo Fabris)

La storia dell'esodo culmina nell'alleanza, in ebraico berîth, “impegno”, “alleanza/patto”.
Gli Ebrei che lasciano l'Egitto entrano nel deserto,chiamato“deserto di Sur” e più a sud “deserto di Sin”. Le tappe di questo cammino nel deserto sono elencate nel libro dei Numeri.

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