Vita nello Spirito

Domenica, 31 Ottobre 2004 19:07

La nuova sfida: l'ecologia interiore (Enzo Bianchi)

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"Laudato sie, mi Signore, cun tutte le tue creature...": eco schietta di diversi salmi e cantici biblici, ilCantico delle creature di san Francesco purtroppo viene a volte sminuito a semplice richiamo poetico alla bontà originaria della natura.

La nuova sfida: l'ecologia interiore

di Enzo Bianchi

"Laudato sie, mi Signore, cun tutte le tue creature...": eco schietta di diversi salmi e cantici biblici, il Cantico delle creature di san Francesco purtroppo viene a volte sminuito a semplice richiamo poetico alla bontà originaria della natura. In realtà è ben più di questo perché, fedele al messaggio biblico cui si ispira anche letterariamente, ci invita a un approccio articolato al problema e costituisce un vibrante appello a prendersi cura del futuro del pianeta: futuro che è sì in ultima istanza nelle mani di Dio, ma che Dio stesso ha voluto affidare all'uomo, custode del creato.

In questi ultimi decenni molti passi si sono compiuti anche in ambito cristiano per una maggiore consapevolezza sulle tematiche ambientali, giungendo a focalizzarne alcuni punti chiave. Innanzitutto la centralità dell'essere umano voluto da Dio a propria immagine e somiglianza e a coronamento dell'intera opera della creazione: in questo disegno di armonia del cosmo, Dio colloca l'uomo come co-creatura cui è affidato il compito di "dare il nome agli altri esseri viventi, cioè di esercitare su di essi un'autorità delegata da Dio del cielo, della terra e di tutto ciò che essa contiene. Nessuna confusione, nessuna dissoluzione in un indifferenziato "oceano" di energie vitali, nessuna regressione a simbolismi in cui "Madre Terra" riaccoglierebbe tutti nel suo utero cosmico, ma piuttosto un ordinato rapporto in cui l'uomo è custode responsabile del delicato equilibrio che garantisce il presente e il futuro dell'unico spazio vitale per tutti.

Né va dimenticata l'intima connessione non solo tra "bene-essere" dell'uomo e protezione della natura, non solo tra singoli comportamenti quotidiani e sostenibilità delle scelte collettive, ma anche tra situazioni di giustizia ed eguaglianza a livello socio-politico ed economico e a dimensione planetaria, da un lato, e pace e salvaguardia del creato, dall'altro. Un'impresa comune attende allora i cristiani nel loro dialogo con tutti gli uomini e le donne "di buona volontà": immettere nella storia umana una sorta di "ecologia interiore" capace di incidere nella vita sociale ed economica del nostro pianeta. La rivelazione biblica ha, infatti, desacralizzato la terra non per abbandonarla in preda a forze distruttive, bensì per trasfigurarla. Essa, riconsegnata ogni giorno da Dio alle mani dell'uomo, sia allora, come ama ripetere il patriarca di Antiochia Ignazio IV, "quella fidanzata che dobbiamo proteggere dalla violenza e condurre alle nozze dell'Agnello".

(da Luoghi dell'infinito, novembre 2003)

Letto 1535 volte Ultima modifica il Martedì, 29 Giugno 2010 21:56
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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