L’«autobiografia» diventa «teologia», discorso credibile su Dio, nel senso che l’esperienza ministeriale di Paolo può costituire un luogo privilegiato della manifestazione del Dio di Gesù Cristo.
I ritmi odierni ci pongono spesso il problema che non facciamo sufficientemente moto. Dobbiamo allora ricorrere ai ripari attraverso attività supplementari: palestra, corsa, piscina, footing, jogging.
E se tu vuoi incontrare Dio devi uscire dalla tua casa. Metterti in viaggio. Migrare. Soltanto sulle strade del mondo lo puoi cercare - lo puoi incontrare...
Lungi dall'essere un narcotico per sedare popoli affamati e oppressi, le beatitudini del Vangelo di Matteo - a cominciare da "beati i poveri" - spingono a prendersi cura del bene comune. E perciò invitano a scegliere la condizione di povertà. Scelta che genera felicità e trasforma la società.
Il libro del Qoèlet si presenta come una raccolta di riflessioni, simile a un “diario di pensieri” o trattato quasi filosofico sul senso e lo scopo del vivere umano.
Se per l’Apostolo la morte è un insulto alla dignità di Dio e dell’uomo, Teilhard, pur senza nasconderne il carattere drammatico, vede nella morte il momento/luogo privilegiato in cui si nasconde la forza ascensionale del mondo.
Dopo l'evento pasquale, man mano che il Vangelo «corre» per il mondo e lungo la storia, il progetto di Dio coinvolge un gruppo sempre più numeroso di collaboratori impegnati nell'evangelizzazione, in comunione e in continuità con i dodici.
Comprendere le ragioni per cui molti aderiscono alle suggestive e fantasiose proposte dei nuovi movimenti religiosi. È questo lo scopo che si prefiggeva il cardinale Danneels in questa agile lettera pastorale pubblicata nel 1990, ma tuttora attuale.
Il presente fascicolo vuole offrire un contributo alla riflessione nata attorno alla ricezione dello spirito conciliare da parte della vita della Chiesa.
Un breve confronto tra i Sinottici ed il quarto Evangelo ci fa vedere come le diverse tradizioni si intersecano e come la teologia espressa nei testi giovannei corre sui binari dell’unico storia della salvezza e dell’unico Mediatore, il Cristo Signore.
La raccolta dei “proverbi” è fatta per associazione tematica e lessicale, alfabetica e numerica. Lo stile è caratterizzato dal ritmo poetico dei distici e delle quartine.
Il libro di Giobbe si articola in due parti diseguali. La prima è il dramma in prosa, che comprende un prologo e un epilogo. La seconda parte abbraccia il dramma poetico, strutturato in tre atti, con alcune aggiunte e inserzioni redazionali.
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