La raccolta dei “proverbi” è fatta per associazione tematica e lessicale, alfabetica e numerica. Lo stile è caratterizzato dal ritmo poetico dei distici e delle quartine.
Il libro di Giobbe si articola in due parti diseguali. La prima è il dramma in prosa, che comprende un prologo e un epilogo. La seconda parte abbraccia il dramma poetico, strutturato in tre atti, con alcune aggiunte e inserzioni redazionali.
Qual è la fonte del nostro agire? Si tratta di una domanda estremamente seria. Soprattutto oggi. Ci coinvolge tutti – che siamo credenti o non credenti. Quali sono i nostri ideali, le nostre convinzioni, i nostri sogni, le nostre aspirazioni, i nostri desideri?…
Qui ci si occupa dapprima della teologia dell’edificio liturgico cristiano, un rapido sguardo retrospettivo sulla sua storia, presenta linee direttrici e criteri per l’attuale architettura liturgica, illustra i nomi e i tipi delle costruzioni liturgiche e si interessa dell’arredamento essenziale dello spazio del culto.
Nel libro di Isaia i cc. 34-35 costituiscono un testo letterario autonomo, costruito come un dittico antitetico ed inserito in questo contesto nell'ultima fase della redazione...
Genetica umana. Due storie ci aiutano a capire cosa vuoi dire l'avanzamento della scienza genetica e cosa fare per affrontare i relativi problemi di carattere personale, familiare e sociale ed etico. Nello stesso tempo ci invitano a interrogarci sulla qualità dell'aiuto che possiamo offrire.
Se lo Spirito Santo ha suscitato questa Pentecoste, saprà anche renderla sempre più viva nel mondo, non “nonostante noi” come verrebbe da dire qualche volta, bensì "anche attraverso di noi". Ed è l'impegno di tutti.
I due libri riflettono in modo indipendente la situazione della comunità ebraica nel sec. II. È un tempo di crisi di sopravvivenza, in cui l'ebraismo rischia di scomparire nel grande calderone della cultura ellenistica, migrata dall'Oriente e diventata l'ideologia dominante.
Nei testi profetici e storici della Bibbia si parla di una forma di insegnamento sapienziale negli ambienti della corte e del tempio. Il re Salomone è presentato come il prototipo del “re saggio”.
Una componente base della spiritualità mariologica, un segno di vera conoscenza, esperienza di Maria è dunque la “povertà” spirituale che è in pratica: fede, abbandono, umiltà, confidenza e spirito di collaborazione...
Risulta chiaro che questa "presentazione" è un'offerta vera e propria, come sottolineano le orazioni dette "sulle offerte", recitate appena prima della preghiera eucaristica.
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