Formazione Religiosa

Intendo limitare la mia indagine alla sfera delle religioni pagane, e per 'religioni pagane' intendo quelle che sono al di fuori del contesto della rivelazione storica.
Per introdurre il nostro tema, ci sembra necessario fare anzitutto riferimento a due testi che collocano la liturgia all'interno dell'itinerario dell'iniziazione cristiana come una sua componente.
Credere in Dio vuoi dire accettare la sua parola e la sua volontà in qualunque modo si manifesti. Questa sottomissione a Dio, analoga a quella perfetta di Cristo, viene chiamata, nel linguaggio cristiano, «fede», e implica un’obbedienza risoluta alla parola di Dio.
Is 58 è un poema che presenta un'articolazione letteraria sofisticata, giocata sulla ripetizione di parole-chiave e sulla variazione di figure e schemi retorici che puntano verso un approfondimento graduale del pensiero.
Testi significativi a questo riguardo li troviamo in Genesi 3 e 12 e poi distribuiti negli altri libri del Pentateuco, in specie nell’approfondita riflessione sull’alleanza e la promessa di Dio nel Deuteronomio.
La rinuncia al mondo è la condizione che prepara l’essere posseduti totalmente da Dio nella vita futura, come Maria!
 Solo le nostre relazioni con gli uomini danno ai concetti teologici l’unico significato che essi comportano.
Venerdì, 01 Luglio 2011 20:11

Ethos in cambiamento? (Sara Melchiori)

Un ethos in cambiamento? Per rilanciare la dimensione etica della convivenza, è necessario capire come mutano i comportamenti e i valori nella chiesa e nella società. Guardiamo prima in ambito ecclesiale.
Venerdì, 01 Luglio 2011 18:32

Preghiamo con i Padri della Chiesa. Cipriano

Cipriano nacque a Cartagine da ricchi genitori pagani all'inizio del terzo secolo, Com'era uso presso le famiglie dell'alta borghesia di quel tempo, Cipriano studiò retorica e trascorse gli anni giovanili nell'agiatezza e nella spensieratezza.
Venerdì, 01 Luglio 2011 17:11

La seconda preghiera eucaristica

Con la preghiera eucaristica, cioè la preghiera di azione di grazie e di santificazione, ha inizio il momento centrale e culminante dell’intera celebrazione. Il significato di questa preghiera è che tutta l’assemblea si unisce insieme con Cristo nel magnificare le meraviglie di Dio e nell’offrire il sacrificio.
Le chiese cristiane vedono nei «dodici», che troviamo con Gesù durante la vita terrena e nella comunità primitiva di Gerusalemme, i predecessori dei vescovi e dei presbiteri (1);
L’impostazione del Metz apriva una specie di prateria nella riflessione teologica, perché, senza dimenticare che c’è una fine dell’esistenza umana, tutto questo veniva inserito nel contesto più ampio del senso stesso della vita, a partire dalla sua esistenza terrena, che ha in sé valenza escatologica.

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