Formazione Religiosa

La teologia dell’ispirazione quindi non appartiene alla teologia dell’A.T. se non per la parte che concerne l’ispirazione del profeta. Appartiene invece alla teologia del N.T.
L’uomo, vertice e sintesi della creazione, ha ricevuto da Dio il compito di perfezionarla e indirizzarla fino a lui, suo fine e Signore. Per questo ha ricevuto una somiglianza particolare con Dio nell’intelligenza e nella libera volontà, segno di sovranità. Solo un amore libero infatti può essere gradito a Dio.
Se le religioni sono potenzialmente strumentalizzate in nome dell’ideologia, nello stesso tempo bisogna riconoscere loro un potere simbolico che ha garantito nella storia umana uno spazio di libertà e di dignità di fronte all’umiliazione, alla disperazione e ad ogni forma di repressione.
Lunedì, 05 Aprile 2010 21:14

32.a. La domenica

Con riguardo alla celebrazione cristiana della domenica largamente compromessa, il Vaticano II ha chiaramente rilevato il significato cristiano della domenica come celebrazione del mistero pasquale.
Fin dalle prime righe degli Atti degli Apostoli Luca rimanda al terzo Vangelo, il quale pertanto va considerato come la prima parte – indivisibile e integrante – di un’unica opera letteraria: «Nel mio primo racconto, o Teofilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece ed insegnò» (1,1).
Più che tracciare una panoramica di questa plurisecolare tradizione, che inevitabilmente risulterebbe incompleta, nonché ripetitiva, si tenterà di presentare uno "spaccato" di essa assumendo due esempi della tradizione del cristianesimo orientale, che per alcuni versi lo riassumono e lo rappresentano: S. Giovanni Damasceno e Nicola Cabasilas.
La vita di Gesù, come la vita di ogni uomo, ha conosciuto una fase finale. I vangeli, pur con differenze rilevanti, testimoniano che questa vita ha conosciuto un finale tragico e scandaloso culminato nella infamante morte di croce.
Giovedì, 18 Marzo 2010 23:45

La celebrazione dell'eucarestia

Con la parola eucaristia (in greco originariamente: ringraziamento, rendimento di grazie) designiamo quel sacramento che nell’ambito cattolico per lo più viene detto messa o sacrificio della messa, e nelle chiese della Riforma, santa Cena e, nelle chiese orientali, Divina Liturgia.
Nessun animale, pur creato attraverso il realizzarsi della parola divina, conosce la possibilità di usare il linguaggio, mentre l’adam rinnova l’azione creatrice divina attraverso la parola dando il nome alle cose ed agli esseri animati. Attraverso il linguaggio l’uomo conosce la possibilità di entrare in relazione con Dio e con il mondo.
Se il giorno del Signore è anche giorno del[a Chiesa, è da rivedere molto approfonditamente la qualità celebrativa dell’eucaristia domenicale, privilegiandone l’aspetto memoriale, presenziale e profetico. E’ pertanto da combattere la perniciosa abitudine di moltiplicare le messe festive e di convogliare alla domenica un cumulo eccessivo di attività parrocchiali.
Il vivere ristretto, inelegante, dei nostri giorni è scandito dall'insipiente e gridato ricusare i problemi: non c'è crisi, né povertà, né malessere, tutto va bene. Galleggiamo nel non senso di un'esistenza volta all'individuale profitto.
Gesù, in quanto profeta e sulla scia dei profeti veterotestamentari, ha rivolto il suo messaggio e la sua predicazione ai figli d’Israele in vista della loro conversione, ma ha anche annunciato la raccolta finale delle genti e il loro inserimento escatologico nella salvezza. Gesù non nega né minimizza le differenze degli stranieri, ma le accoglie mettendone in luce la positività. E non fa dello straniero un nemico.

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