Formazione Religiosa

Fin dalle prime righe degli Atti degli Apostoli Luca rimanda al terzo Vangelo, il quale pertanto va considerato come la prima parte – indivisibile e integrante – di un’unica opera letteraria: «Nel mio primo racconto, o Teofilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece ed insegnò» (1,1).
Più che tracciare una panoramica di questa plurisecolare tradizione, che inevitabilmente risulterebbe incompleta, nonché ripetitiva, si tenterà di presentare uno "spaccato" di essa assumendo due esempi della tradizione del cristianesimo orientale, che per alcuni versi lo riassumono e lo rappresentano: S. Giovanni Damasceno e Nicola Cabasilas.
La vita di Gesù, come la vita di ogni uomo, ha conosciuto una fase finale. I vangeli, pur con differenze rilevanti, testimoniano che questa vita ha conosciuto un finale tragico e scandaloso culminato nella infamante morte di croce.
Giovedì, 18 Marzo 2010 23:45

La celebrazione dell'eucarestia

Con la parola eucaristia (in greco originariamente: ringraziamento, rendimento di grazie) designiamo quel sacramento che nell’ambito cattolico per lo più viene detto messa o sacrificio della messa, e nelle chiese della Riforma, santa Cena e, nelle chiese orientali, Divina Liturgia.
Nessun animale, pur creato attraverso il realizzarsi della parola divina, conosce la possibilità di usare il linguaggio, mentre l’adam rinnova l’azione creatrice divina attraverso la parola dando il nome alle cose ed agli esseri animati. Attraverso il linguaggio l’uomo conosce la possibilità di entrare in relazione con Dio e con il mondo.
Se il giorno del Signore è anche giorno del[a Chiesa, è da rivedere molto approfonditamente la qualità celebrativa dell’eucaristia domenicale, privilegiandone l’aspetto memoriale, presenziale e profetico. E’ pertanto da combattere la perniciosa abitudine di moltiplicare le messe festive e di convogliare alla domenica un cumulo eccessivo di attività parrocchiali.
Il vivere ristretto, inelegante, dei nostri giorni è scandito dall'insipiente e gridato ricusare i problemi: non c'è crisi, né povertà, né malessere, tutto va bene. Galleggiamo nel non senso di un'esistenza volta all'individuale profitto.
Gesù, in quanto profeta e sulla scia dei profeti veterotestamentari, ha rivolto il suo messaggio e la sua predicazione ai figli d’Israele in vista della loro conversione, ma ha anche annunciato la raccolta finale delle genti e il loro inserimento escatologico nella salvezza. Gesù non nega né minimizza le differenze degli stranieri, ma le accoglie mettendone in luce la positività. E non fa dello straniero un nemico.
Dal punto di vista teologico, l'opzione per i poveri è in realtà opzione per i senza giustizia. Definirla "preferenziale" significa svuotarla.
Giovedì, 11 Marzo 2010 22:43

Maria terra di Dio (Don Emilio Grasso)

Per Barsotti, la Vergine è precisamente la terra che produce il suo frutto. Essa è la terra in cui discende Dio, in cui cresce l’albero della vita. Il suo grembo è la terra dove è seminato il Verbo stesso di Dio.
Lunedì, 08 Marzo 2010 22:16

Preghiera Eucaristica I (Canone romano)

Si chiama Preghiera Eucaristica la preghiera centrale della Messa. Storicamente essa veniva chiamata Canone e nella Chiesa cattolica di rito romano Canone Romano.
La confessione di Pietro è certo uno dei testi più conosciuti del Nuovo Testamento soprattutto nella versione di Matteo. Così si ricordano facilmente le parole di Gesù al discepolo che lo ha appena riconosciuto come il Messia: “Beato te, Simone, figlio di Giona…” e: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa”.

Search