Formazione Religiosa

Bibliografia essenziale su Mariadi Alberto Valentini R. E. BROWN – J. A. DONFRIED – FITZMYER – J. REUMANN, Maria nel Nuovo Testamento, Cittadella, Assisi 1985, pp.341. Il libro è frutto di un prolungato lavoro collegiale da parte di studiosi cattolici, protestanti e anglicani. Il risultato è un sostanziale accordo circa le posizioni dei cristiani dei primi due secoli nei confronti della madre di Gesù. L’opera costituisce una buona base per il dialogo ecumenico. RANIERO CANTALAMESSA, Maria uno specchio per la Chiesa, Ancona, Milano 1992, pp.270. Non si tratta di un libro di esegesi tecnica, ma di teologia e di spiritualità…
Domenica, 25 Dicembre 2005 20:25

A immagine di Cristo (Sandro Carbone)

A immagine di Cristodi Sandro Carbone 1. CRISTO PROTOTIPO DELL 'UOMO NUOVO Paolo usa per la prima volta il termine «icona» in 1 Cor 11,7, partendo da Gn 1,26-27, dove l'uomo viene definito «icona di Dio». L'apostolo afferma che «l'uomo è immagine e gloria di Dio», usando il termine «icona» in relazione al termine «gloria», che sta qui ad indicare l'onore che può rendere a Dio solo chi partecipa in qualche modo allo splendore dell'essenza divina. Per Paolo, quindi, fin dall'inizio l'icona fu creata in relazione alla gloria, come riflesso di essa. Poco dopo, quando ne riparla in 15,44ss, l'…
Domenica, 25 Dicembre 2005 20:10

Si è fatto povero per noi (Michele Lenoci)

Si è fatto povero per noi di Michele Lenoci Punto di partenza della nostra ricerca, tendente a evidenziare la portata profonda della condivisione di Cristo con la nostra umanità, è il passo di 2 Cor 8,9. Il brano si trova inserito nel contesto della colletta organizzata fra le Chiese per i fratelli poveri di Gerusalemme, e precisamente nella serie delle varie motivazioni addotte da Paolo per esortare i Corinzi a rispondere con generosità a tale iniziativa. All'improvviso, l' Apostolo, con «una impennata cristologica», afferma: «Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto…
Sabato, 24 Dicembre 2005 18:30

Camminare nella luce (Carlo Molari)

Camminare nella lucedi Carlo Molari Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che ora vi annunziamo: Dio è la luce e in lui non ci sono tenebre. Se diciamo che siamo in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. (1Gv 1, 5-7) La prima lettera di Giovanni, dopo il prologo inizia con un esplicito riferimento a Dio. È un…
Risulta evidente, nel dettato seguente dei Principi e norme per l’uso del Messale Romano, la volontà di ribadire che la chiesa è presente nelle assemblee liturgiche, le quali ne costituiscono, quindi, la più trasparente epifania:
Henri Le Saux,monaco cristiano acosmicodi Arrigo Chieregatti Premessa È inevitabile che di fronte all'«opera» di Henri Le Saux ognuno reagisca sull'onda delle proprie emozioni, come si fa di fronte ad un'opera d'arte. In un'opera d'arte ognuno legge quello che vive dentro di sé, perché tutti cerchiamo quello che abbiamo, e se non l'avessimo, non potremmo riconoscerlo. La stessa pagina ha un sapore diverso secondo il palato che uno possiede. La conoscenza del Cristo è per Henri Le Saux il passaggio fondamentale e insostituibile per andare nel mistero: «Per me il Cristo è il Sadguru, il Grande Maestro, ma questo non…
Venerdì, 02 Dicembre 2005 20:42

“Il codice Da Vinci” (Filippo Morlacchi)

“Il codice Da Vinci”di Filippo MorlacchiOccorre cercare di capire, per poter giudicare. Come mai il romanzo Il codice Da Vinci ha trasformato in breve tempo Dan Brown – uno sconosciuto docente di letteratura inglese con il pallino per la storia dell’arte e per il simbolismo esoterico – in un acclamato e ricchissimo autore di best seller? La risposta non è facile. La trama del thriller risulta complessivamente avvincente, ma non tale da giustificare gli oltre diciassette milioni di copie vendute in tutto il mondo. Si potrebbe anzi rilevare un certo calo di tensione verso la fine del racconto, quando il…
Che cosa si sa oggi di Paolo? di Michel Trimaille undefinedundefined Cronologia 6 a.C. Nascita di Paolo in Galilea Primi anni del I secolo I suoi genitori sono deportati a Tarso, in Cilicia. Intorno al 15 d.C. Paolo studia a Gerusalemme. 33 Conversione di Paolo a Damasco. 34 Soggiorno presso gli arabi Nabatei. 37 Ritornato a Damasco, Paolo fugge e si sottrae al governatore del re Areta (39). 37 Prima visita a Gerusalemme. Paolo ritorna in Siria-Cilicia. Ritorna ad Antiochia e istruisce i nuovi cristiani. 41 Editto di Claudio contro certi ebrei di Roma. Torbidi a causa di «Chrestos». Primo…
Domenica, 20 Novembre 2005 20:16

In nome del dio profitto (Enrico Chiavacci)

Occorre ripensare nelle sue radici l’annuncio morale cristiano sulla storia e sull’economia: il Concilio ha indicato con chiarezza la via, ma finora sembra che pochi se ne siano accorti o siano disposti a seguirla senza compromessi.
Mercoledì, 16 Novembre 2005 01:28

7. La creazione. Gen 1,1-2,4a (Rinaldo Fabris)

Il verbo ebraico barâ, «creare», può essere riferito sia all'azione di Dio che «plasma» il suo popolo liberandolo dall'oppressione sia all'opera iniziale della creazione dell'universo.
Magnificat Il Dio cantato da Maria, serva del Signore (prima parte) di Alberto Valentini Premessa La “verità” sul Dio dell’alleanza Il Magnificat, al quale la riflessione - non solo esegetico-teologica - ha riservato un’attenzione particolare negli ultimi decenni, è stato oggetto di interesse ripetuto anche da parte del Magistero. Al canto della Vergine, Paolo VI, nell’Esortazione apostolica Marialis Cultus, aveva già dedicato parole ispirate: … il Magnificat (cf Lc 1,46-55), la preghiera per eccellenza di Maria, il canto dei tempi messianici nel quale confluiscono l’esultanza dell’antico e del nuovo Israele, poiché – come sembra suggerire sant’Ireneo – nel cantico di…
Magnificat Il Dio cantato da Maria, serva del Signore (seconda parte) di Alberto Valentini 2. Dio dell’esodo e degli esodi 2.1. Il Dio dei Padri Il Magnificat, nell’attuale contesto redazionale, è presentato come espressione dei sentimenti della Vergine, dopo la sconvolgente esperienza dell’annunciazione e dell’incipiente maternità, e quale risposta alle parole e agli elogi di Elisabetta. Ma il linguaggio, lo stile e le prospettive del canto vanno ben al di là di quel pur importantissimo contesto, dal quale anzi potrebbe prescindere. Se infatti il Magnificat non ci fosse, il racconto in prosa non ne risentirebbe, anzi scorrerebbe con molta naturalezza.…

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