Formazione Religiosa

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Il secondo viaggio missionario di Paolodi Don Filippo MorlacchiCorinto: una sfida sorprendentemente vinta (At 18,1-11); il rientro (18-22)Corinto costitutiva per l’annuncio cristiano una sfida eccezionale. Vi regnavano due divinità: il denaro (città costruita su un istmo, con due porti, Cencre verso oriente e Lecheo verso occidente, era sede commerciale floridissima) e la lussuria (sulla collina detta Acrocorinto oltre mille prostitute sacre vivevano presso il tempio di Afrodite, secondo Stradone). Con pochi soldi ("trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato d'aggravio a nessuno, perché alle mie necessità hanno provveduto i fratelli giunti dalla Macedonia": 2Cor 11,9),…
Il secondo viaggio missionario di Paolodi Don Filippo MorlacchiAtene, città di filosofi; discorso all’Areopago (At 17,16-34)Ad Atene Paolo si sente a disagio (città totalmente idolatra); riparte sempre dai giudei, ma con esito modesto. Si apre allora ai filosofi ciarlieri, che lo scambiano per un promotore di divinità straniere, cioè Gesù e Risurrezione (tipica coppia divina). Lo conducono all’Areopago e fa il suo discorso: qui si fa "greco con i greci", cercando un dialogo interculturale. Non cita la Bibbia, ma un poeta pagano del III secolo, Arato (Fenomeni, 5); gli argomenti non sono dell’AT, ma della ragione naturale; usa uno stile…
Il secondo viaggio missionario di Paolodi Don Filippo MorlacchiTessalonica e Berea: problemi con i giudei (At 17,1-9)Per l’antica Via Egnatia giungono a Tessalonica (Salonicco) dopo circa 150 km. La comunità giudaica era forte, e forse per questo Paolo vi si ferma. Ospite da un certo Giasone, lavora da tessitore di tende "notte e giorno per non essere di peso ad alcuno" (1Ts 2,9), ma gli affari non devono andare un granché bene (cfr sopra). La predicazione inizia in sinagoga, "sulla base delle scritture…; il Messia, diceva, è quel Gesù che io vi annunzio" (v. 3). Gran successo.Proprio per questo i…
Il secondo viaggio missionario di Paolodi Don Filippo MorlacchiFilippi, la prima missione in occidente (At 16,11-40)Passando per l’isoletta di Samotracia vanno verso Neapoli e poi Filippi. Colonia di ex soldati romani, che vivevano la religiosità di Roma ed erano organizzati amministrativamente e giudiziariamente alla romana. I giudei erano una presenza insignificante, tanto che non c’era sinagoga e la preghiera si faceva all’aperto, presso un corso d’acqua (per le abluzioni). Conversione di Lidia (probabile soprannome dal luogo di nascita =Tiàtira, nella Lidia); ricca commerciante di porpora, pagana ma "timorata di Dio", fece aderire alla fede tutta la famiglia (battesimo dei bambini?).…
Il secondo viaggio missionario di Paolodi Don Filippo MorlacchiNuovi territori per il vangelo: la Macedonia (At 6,10)Dopo aver confortato le vecchie chiese, dove andare? Lo Spirito chiude alcune strade e ne impone altre. Vengono proibiti i percorsi verso l’Asia proconsolare, la Bitinia e il Ponto (nord est) e Paolo scende a Troade; dì lì una visione lo invita a salpare verso la Macedonia. Durante questi "intoppi" Paolo si ferma in una località sconosciuta e evangelizza i Galati; si dovette fermare a causa di una grave malattia che lo rese ripugnante, ma fu accolto con amore dai Galati (vedi Gal 4,13-14:…
Sabato, 19 Giugno 2004 02:00

Un nuovo acquisto: Timoteo (At 16,1-5)

Il secondo viaggio missionario di Paolodi Don Filippo MorlacchiUn nuovo acquisto: Timoteo (At 16,1-5)Paolo vuol prendere con sé Timoteo, educato nella fede dalla madre Eunice e dalla nonna Loide (2Tm 1,5). Lo fa circoncidere per rispetto verso i giudeo-cristiani. È venuto meno a quanto stabilito ad Gerusalemme? Si è comportato come Pietro ad Antiochia (cfr Gal 2,11ss)? No. Qui non è in ballo la necessità dei riti giudaici, ma la carità pratica, per non offendere la sensibilità di alcuni fratelli. Cfr 1Cor 9,19-22: "mi sono fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei…". Cfr sotto il voto di nazireato…
Sabato, 19 Giugno 2004 01:59

Ripresa della missione (At 15,36-41)

Il secondo viaggio missionario di Paolodi Don Filippo MorlacchiRipresa della missione (At 15,36-41)Motivo del viaggio: il desiderio di Paolo di andare "a vedere come stanno" (v. 36) le comunità già fondate. Barnaba acconsente a partire insieme, ma lo scontro (paroxysmòs) avviene sulla persona di Marco. Si dividono: Barnaba e il cugino Marco vanno a Cipro, Paolo e Sila verso la Cilicia e la Galazia. I rapporti tra Paolo e Barnaba restano tuttavia corretti e fraterni (cfr 1Cor 9,6); anche la sfiducia nei confronti di Marco si dissiperà (Col 4,10; Fm 24; soprattutto 2Tm 4,11: "Prendi Marco e portalo con te,…
Sabato, 19 Giugno 2004 01:59

Sintesi del viaggio

Il secondo viaggio missionario di Paolodi Don Filippo MorlacchiSintesi del viaggioPaolo, reduce dal "Concilio di Gerusalemme" (49 d.C.), torna con Barnaba ad Antiochia; ormai il vangelo deve essere portato fino ai confini della terra. Accompagnato da Sila, Paolo parte da Antiochia e attraverso Tarso e le "Porte Cilicie" sale sull’altopiano dell’Asia Minore. Rivede le comunità fondate nel primo viaggio (Derbe e Listra); si associa il giovane Timoteo dopo averlo fatto circoncidere. Traversa tutta la Galazia fino alla Troade, e scende alla città omonima. (Si associa Luca? Vedi la questione delle "sezioni noi"). Di qui passa in Europa, prima in Macedonia…
Sabato, 19 Giugno 2004 01:59

Il cristianesimo in Europa

Il secondo viaggio missionario di Paolodi Don Filippo MorlacchiIl cristianesimo in EuropaAnche se probabilmente a Roma già erano giunti altri missionari, la narrazione del secondo viaggio di Paolo ci presenta l’arrivo "ufficiale" della fede cristiana nel continente europeo. Inoltre il viaggio mette in luce la necessità di confermare la fede delle giovani chiese, visitandole ancora o restando in collegamento con esse per mezzo di lettere. È così che Paolo da Corinto scriverà ai Tessalonicesi.
Atti 15:il cosiddetto "Concilio di Gerusalemme"di Don Filippo MorlacchiL’ "incidente di Antiochia" (Gal 2,11ss)Causa dell’incidente di Antiochia sembrerebbe proprio la divisione in due campi pastorali separati, come prevista da Gal, che era probabilmente la soluzione a cui mirava Giacomo: in teoria perfetta, ma in pratica impossibile (come potevano vivere separati dei "fratelli in Cristo"?) Frutto dell’incidente di Antiochia fu anche il distacco di Paolo da quella comunità e soprattutto da Barnaba. Per Luca l’occasione del dissidio fu la questione di Giovanni Marco, il cugino di Barnaba: da portare con sé o da rifiutare perché inaffidabile? Ma è probabile che i…
Sabato, 19 Giugno 2004 01:58

Il decreto apostolico di Giacomo

Atti 15:il cosiddetto "Concilio di Gerusalemme"di Don Filippo MorlacchiIl decreto apostolico di GiacomoIn realtà, è più credibile che il "decreto apostolico" sia stato redatto e consegnato solo dopo altri incidenti avvenuti ad Antiochia; solo successivamente Giacomo riuscì ad imporre l’osservanza dei precetti noachici. Infatti Paolo dice che, alla visita a Gerusalemme, "non gli fu imposto nulla" (Gal 2,6). Il "decreto apostolico" aggiunto da Giacomo alle risoluzioni dell’assemblea probabilmente è stato inserito da Luca nel contesto della narrazione dell’assemblea per la sua tendenza a chiudere un argomento prima di aprirne un altro. È probabile però che sia stato di fatto composto…
Sabato, 19 Giugno 2004 01:58

Ricostruzione storica

Atti 15:il cosiddetto "Concilio di Gerusalemme"di Don Filippo MorlacchiRicostruzione storicaIl primo viaggio apostolico di Paolo (At 13-14) fu una delle premesse del "concilio"; Paolo teme di "aver corso invano" (Gal 2,2) cioè teme che i suoi successi apostolici vengano stroncati da un atteggiamento intransigente da parte di chi richiede indistintamente a tutti l’osservanza previa della legge. Infatti intorno al 48 d.C. giungono ad Antiochia alcuni che mettono in discussione la missione ai gentili che vi si svolgeva da oltre dieci anni (Antiochia era una città "pilota" negli esperimenti pastorali; il suo stile evangelizzatore non era ancora patrimonio comune, se Paolo…

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